porta ingresso PVC blindata

Porte blindate: tipologie e caratteristiche

Se parliamo di porta blindata, facciamo riferimento ad una porta che abbia una determinata struttura fisica che rende difficoltosa la sua apertura qualora non si disponga dell’apposita chiave. Affinché la porta opponga resistenza ad un tentativo di apertura fraudolenta, deve essere composta di alcune parti ben determinate e deve essere realizzata con materiali molto robusti e resistenti.

Le porte blindate sono formate da un insieme di elementi che ne compongono la struttura, che creano una barriera a prova di ladro.

L’installazione deve essere effettuata da personale specializzato, riconosciuto dalle case produttrici, infatti solo un’installazione corretta può garantire quelle prestazioni di sicurezza che sono richieste a una porta blindata. L’installatore dovrà valutare il tipo di muratura presente, in modo da scegliere il sistema di ancoraggio adatto e, se la struttura non è sufficiente, adeguarla alle caratteristiche della porta.

Il controtelaio va fissato alla muratura mediante zanche lunghe 18-20 cm, direzionate a 45° e verso il centro del muro, in modo da aggrapparsi ad una zona più ampia possibile. Il numero delle zanche dipende dal tipo di muratura e dal grado di sicurezza che si vuole raggiungere.

Bisogna fare attenzione a non lasciare dei vuoti tra la muratura e il controtelaio, perché questi sarebbero punti di facile attacco per i ladri. Il fatto di riempire questi interstizi con schiuma poliuretanica non garantisce una posa sicura. Il falso telaio posto a cornice della muratura deve essere in acciaio. Il telaio e le cerniere vanno regolate in modo che la porta, molto pesante, si chiuda facilmente e senza attriti.

La struttura metallica di una porta blindata viene ricoperta da pannelli in legno, garantendo una buona resa estetica e l’omogeneità con lo stile della casa. Visto che spesso la porta è rivolta verso l’esterno della casa, il materiale del pannello deve essere resistente agli agenti atmosferici e le cerniere devono essere coperte. I pannelli possono anche essere eventualmente smontabili, in modo da poter essere sostituiti o comunque da agevolare la manutenzione.

La presenza di uno spioncino non pregiudica la sicurezza di una porta blindata. La presenza di aperture più grandi, invece, come i sopraluce, deve prevedere l’uso di vetri antisfondamento. Anche la diversa forma di un portoncino blindato, come la presenza di due ante o di una apertura ad arco, non incide sulla sua sicurezza.

Gli elementi che garantiscono la sicurezza di una porta blindata sono la certificazione di rispondenza alla norma UNI 9569 e gli elementi che la compongono. Il controtelaio deve essere in acciaio zincato di spessore non inferiore a 20/10 (2 mm), e preferibilmente sagomato, in modo da essere più resistente.

Il telaio in acciaio deve essere resistente soprattutto nei punti in cui può venire forzato e quindi è preferibile quello con lamiera ripiegata. Allo stesso modo anche l’anta in acciaio elettrozincato deve essere a profilo ripiegato. All’interno del profilo, per migliorare l’isolamento termico ed acustico, si può inserire del materiale coibentante.

La serratura deve essere resistente allo scasso e alla perforazione. È preferibile usare una combinazione tra serratura a doppia mappa e cilindro di servizio. I catenacci e i rostri di fissaggio azionabili con la serratura devono avere un diametro di almeno 18-20 cm ed essere in numero di almeno 15-20 per rendere la chiusura sicura.

Le cerniere in acciaio devono essere regolabili e ben saldate al telaio per garantire il minimo di manutenzione necessaria. Per ottenere la certificazione antieffrazione, una porta blindata viene sottoposta alla simulazione di un’azione di furto da parte di operatori specializzati e se ne misura la resistenza.

In base ai risultati ottenuti con queste prove, le porte vengono classificate in 4 classi.

Alla classe 1 appartengono quelle porte che resistono a scassinamenti con strumenti semplici, come cacciavite e piede di porco. Sono adatte solo a case non isolate e dove non ci sono particolari esigenze di sicurezza. Le porte della classe 2 resistono a strumenti più rumorosi, come scalpelli, seghe e martelli e sono adatte a anche per case isolate. Le porte della classe 3 assicurano un’alta protezione a strumenti elettrici come trapani, seghe elettriche e molatrici, ma hanno bisogno di strutture murarie adeguate. Le porte di classe 4 sono pensate per contrastare l’azione di scassinatori esperti che utilizzano apparecchiature elettriche sofisticate.